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Anableps anableps

quarta parte - Allevamento ed alimentazione

Autori: Tom e Pat Bridges

Traduzione: Carmelo Fruciano

Se gli Anableps maschi sono interessati solo a mangiare ed accoppiarsi, le femmine sembrano avere solo una cosa in testa: mangiare. In natura spesso abitano le acque salmastre degli estuari dei fiumi lungo le coste settendrionale del Sud America ed orientale dell'America Centrale, quindi probabilmente hanno una dieta basata principalmente su insetti, vermi, crostacei e plancton. Nelle nostre vasche appaiono costantemente affamati e, se non viene loro data un'ampia quantità di cibo ricco in proteine, sviluppano deformità alla colonna vertebrale e mostrano una scarsa crescita.

I nostri hanno sempre amato il plancton liofilizzato, l'Artemia surgelata, i moscerini della frutta (Drosophila melanogaster) vivi della varietà senza ali ed la nostra miscela di pesce, bivalvi, cuore di bue, gambero e vegetali (vengono aggiunte vitamine per bambini prima della somministrazione).

Con pazienza possono persino essere abituati a prendere il cibo da una pipetta o un cucchiaio. Ci sono poche cose che non mangeranno e, sebbene del cibo che fluttui sia desiderabile, se la vasca non è troppo profonda scenderanno giù e cercheranno pure il cibo sul fondo.

I piccoli Anableps sono abbastanza grandi da mangiare quasi tutte le cose che mangiano gli adulti. A volte li abbiamo lasciati in vasca con gli adulti e sono sopravvissuti ma, sebbene gli adulti non attentino deliberatamente all'incolumità dei piccoli, non danno loro cure parentali. Di solito noi mettiamo i giovani in una vasca solo per loro così che non debbano competere strenuamente per il cibo. E' stato molto divertente osservarli con cura e persino "viziarli" con piccole leccornie come i naupli di Artemia.

Tutta questa alimentazione significava un sacco di pulizie e cambi d'acqua per evitare qualsiasi aumento dell'ammoniaca. La temperatura ideale a cui allevare gli Anableps sembra essere circa 86°F (30°C) sebbene alcuni acquariofili li tengano a temperature un po' inferiori (tenete a mente che vengono da un'area in cui la temperatura dell'acqua è consistentemente alta). Acque calde e salmastre ed ammoniaca costituiscono una combinazione mortale. In aggiunta ad un buon filtraggio ed a cambi d'acqua frequenti, raccomandiamo caldamente l'uso di composti o resine che assorbano l'ammoniaca (può essere semplice aggiungerle in un piccolo filtro interno messo in un angolo dell'acquario ma non dimenticate di cambiarle almeno una volta al mese).

Quando abbiamo preparato una vasca per gli Anableps abbiamo sempre cercato di tenere a mente alcune cose:
  1. A causa dello strato d'acqua in cui nutano, la superficie è per loro più importante della profondità
  2. Sembra che gli piaccia giacere in acqua molto bassa dove si possono riposare continuando a mantenere il flusso d'acqua sopra le loro branchie
  3. Sebbene gli Anableps anableps spesso percorrano nuotando delle brevi distanze verso l'interno dei fiumi, non possono sopravvivere e rimanere in salute a lungo se tenuti in acqua completamente dolce
  4. Spesso passano parte del loro tempo proprio nell'oceano così, in aggiunta all'essere salata, l'acqua dovrebbe essere in qualche modo dura ed alcalina
  5. Infine, sono saltatori nati quindi un coperchio di sicurezza in vetro è una necessità pratica

    Se avete degli Anableps, assicuratevi che il coperchio della vasca sia fatto con un vetro da almeno un quarto di pollice di spessore o che sia altrimenti appesantito con qualcosa. Essi vengono facilmente spaventati da qualsiasi movimento improvviso o, a volte, persino da una luce che si accende e molti Anableps sono andati incontro ad una triste morte sul freddo e duro pavimento di un allevamento. Di notte teniamo sempre accesa una lampada a basso wattaggio (la definiamo "la luna") nella nostra stanza dei pesci.

    Gli Anableps sembrano essere sensibili ai colori. Pat aveva una vestaglia turchese che causava un panico pirotecnico in una vasca di Anableps. Supponiamo che dovesse significare "grande uccello predatore" nel loro linguaggio.

    Siate pronti a delle sorprese. Gli Anableps conoscono l'ambiente al di fuori dell'acquario e potrebbero reagire in modo deciso alla presenza di estranei. Questo accade quando volete che un ospite li veda.

    Quando sono spaventati in modo serio, gli Anableps di solito si nascondono in un angolo o stanno fermi sul fondo della vasca. Potrebbero persino inscurirsi parecchio, diventando quasi neri. Questo colore, se persiste, può anche essere un indicatore di scarsa salute. Essi sono anche suscettibili di contrarre infezioni batteriche della pelle che sono difficili da curare. Degli antibiotici potrebbero funzionare ma la prevenzione (qualità dell'acqua eccellente) è sempre molto meglio.

    Con un po' di fortuna ne abbiamo avuti alcuni che sono vissuti da 4 a 5 anni e ci hanno dato tanta gioia.

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