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L'Acquario di Napoli

Testo e Foto: Carmelo Fruciano ed Alessia Mattielli

Premessa

Con questo articolo desideriamo condividere le nostre impressioni sull'Acquario di Napoli; tali impressioni, essendo le impressioni di acquariofili, saranno in parte diverse da quelle di chi acquariofilo non è.
Abbiamo visitato più volte l'Acquario del capoluogo campano ma questo resoconto si riferisce più che altro ad una visita compiuta a fine Agosto 2004.
Desideriamo inoltre scusarci per la scarsa qualità del materiale fotografico di questo articolo, causata dall'uso di attrezzature inadatte allo scopo.
L'articolo, per garantire tempi di scaricamento accettabili, è stato diviso in tre parti, alla fine di ogni parte troverete i link per proseguire e quelli per muovervi da una parte all'altra.

Parlando dell'Acquario di Napoli spesso si fa riferimento all'antichità della struttura (risale alla fine dell'800, praticamente la più antica struttura di questo tipo in Europa), alla fondazione da parte di Anton Dohrn (cui è dedicata l'intera stazione zoologica ospitata nello stesso edificio dell'acquario), al fatto che venga utilizzata acqua marina naturale pescata al largo, nel golfo di Napoli e poi lasciata decantare e filtrata in cisterne...si tratta sicuramente di informazioni notevolmente interessanti perchè ci aiutano ad inquadrare meglio la struttura evitando facili paragoni con strutture più moderne, più grandi e, per il visitatore medio, più belle.
E' tuttavia nostra intenzione in questa sede cercare di parlare dell'Acquario di Napoli in modo diverso, ovvero rispondendo a domande quali "Cosa può offrire oggi l'Acquario di Napoli?" "Quali i suoi pregi e quali i suoi limiti?", nella speranza che ciò dia al lettore una visione più completa riguardo questa struttura.

Come arrivarci

L'Acquario di Napoli è ospitato in una parte del palazzo che, come detto, ospita anche la Stazione Zoologica "Anton Dohrn", della quale l'Acquario è una parte. Questo palazzo si trova a sua volta all'interno della Villa Comunale, che è situata nella zona del lungomare di via Caracciolo, al centro di Napoli. La Villa Comunale ha diversi accessi sia da via Caracciolo che da piazza Vittoria che dalla Riviera di Chiaia (che è la via parallela a via Caracciolo).
La zona, essendo centralissima, è molto ben collegata al resto della città e vi passano parecchie linee di bus.

All'interno della Villa Comunale sono presenti vari edifici adibiti a svariate funzioni, quello dell'Acquario sarà il più grande ed il primo venendo da piazza Vittoria e l'ultimo venendo da piazza Quattro Giornate (si consiglia pertanto di accedere alla Villa da Piazza Vittoria o dai suoi pressi) e si presenterà come un edificio di colore bianco. Sul lato dell'edificio rivolto verso l'interno della Villa (quindi non il lato rivolto verso il mare) sarà possibile scorgere, come è possibile vedere anche dalla foto, tre entrate di cui una più grande (e recante superiormente la scritta "ACQUARIO") e due più piccole: è dall'entrata più piccola sulla destra che si potrà accedere all'Acquario.

Appena entrati sulla destra entreremo nella biglietteria ove potremo acquistare i biglietti ed ove ci saranno due porte, una, la più vicina all'addetto che ci avrà venduto i biglietti, si aprirà sulla sala espositiva, l'altra su un negozietto di souvenir e libri.

L'ingresso della struttura, è possibile notare i tre archi con l'entrata vera e propria sulla destraL'ingresso

Orari e prezzi

Durante il periodo Marzo-Ottobre l'Acquario è aperto dalle 09:00 alle 18:00 nei giorni feriali, dalle 09:00 alle 19:30 nei giorni festivi ed è chiuso il lunedì; durante il periodo Novembre-Febbraio la struttura è aperta dalle 09:00 alle 17:00 nei giorni feriali, dalle 09:00 alle 14:00 nei giorni festivi ed è chiuso il lunedì.
Il prezzo del biglietto risulta estremamente economico: 1.50 euro a persona; sono previsti anche sconti per casi particolari (come per gli studenti in possesso di libretto universitario che pagano 1 euro).

Servizio

Il personale risulta piuttosto limitato: tipicamente visitando l'Acquario si incontrerà solo un addetto alla biglietteria. A volte può capitare di vedere qualche addetto alle vasche passare per la sala espositiva: una volta abbiamo visto una visitatrice chiedere informazioni ad uno di questi addetti e la risposta è stata estremamente cortese e relativamente approfondita.
In definitiva poco personale ma molto cortese.

La zona espositiva

La zona espositiva è costruita a formare un corridoio (con vasche su entrambi i lati) che disegna un quadrato ritornando al punto iniziale, pertanto possiamo visitare l'acquario andando verso destra appena entrati oppure andando verso sinistra...alla fine vedremo tutto comunque! Nella nostra esposizione abbiamo deciso di partire dalla zona sulla destra ed abbiamo disegnato una piccola piantina, che potete vedere, in cui le frecce indicano la direzione seguita in questo articolo. La zona espositiva, come risulterà evidente a qualunque visitatore, ha un'estensione piuttosto limitata, tuttavia la suddetta disposizione delle vasche garantisce la presenza di un buon numero di esse.

Piantina che illustra in modo approssimativo la disposizione delle vaschePiantina

Entrando nella zona espositiva vedremo, quasi di fronte a noi, un acquario di dimensioni medio-piccole e di forma cilindrica. Questa vasca ospita una popolazione piuttosto variegata tra cui possiamo ricordare Astroides calycularis, spugne gialle ed arancioni, un paio di piccole gorgonie (purtroppo una di esse non era in buone condizioni), gamberetti (che ad una prima osservazione sembrerebbero appartenere al genere Palaemon o ad un genere affine), cavallucci marini, alcuni piccoli esemplari del Mollusco Bivalve Pinna nobilis ed alcuni pesciolini di giovane età. La vasca si presenta ben tenuta e, vista la commistione di specie appartenenti ad ambienti diversi, probabilmente rappresenta per chi l'ha allestita un modo per mostrare al visitatore appena entrato un ventaglio piuttosto ampio di specie.

La vasca cilindrica posta all'entrata dell'area espositiva. Nell'immagine è possibile riconoscere, dalla destra, delle giovani Pinna nobilis (quelle strutture grige ed allungate nella zona destra dell'immagine), il Madreporario Astroides calycularis (quella massa arancione in basso), spugne arancioni (la massa allungata) e gialle, una gorgonia (dietro la spugna gialla) ed alcuni giovani pesciLa vasca cilindrica posta all'entrata

Proseguendo, sulla destra troveremo l'entrata della toilette ed un acquario di medie dimensioni (diciamo intorno ai 300 litri, ad occhio e croce) con luce blu ed ospitante diverse colonie di corallo rosso (Corallium rubrum). Spesso (non sempre, purtroppo) il visitatore ha la fortuna di vedere i polipi con i tentacoli estroflessi e sembra che quei rametti rossi si adornino di fiorellini bianchi.

Superato questo acquario, davanti a noi vedremo una saletta cui si accede tramite alcuni gradini. All'interno di questa saletta è ospitato un buon numero di esemplari della collezione zoologica. Tra questi animali, morti e conservati in liquidi appositi che ne mantengono le fattezze, il grande pubblico apprezzerà molto tartarughe marine, piccoli squali ed un delfino, chi invece è più smaliziato troverà comunque diversi animali meno noti ma forse per questo più interessanti.

La salettaLa saletta contenente esemplari della collezione zoologica vista dall'esterno

Ritornando agli ospiti viventi, proprio all'esterno della suddetta saletta troviamo due vasche in muratura di piccole dimensioni e piuttosto basse e per questo visibili dall'alto. Una di esse ospita granchi, gamberetti (dovrebbe trattarsi di Palaemon o generi affini), giovani pesciolini, Molluschi Gasteropodi appartenenti al gruppo dei Muricidae. L'altra vasca contiene principalmente ricci ed ospita anche una giovane cernia.
In queste vasche, grazie alla visuale dall'alto ed alle ridotte dimensioni, è possibile "toccare con mano" (ovviamente solo in senso figurato) la vita del mare nelle zone meno profonde.

Continua nella seconda parte dell'articolo

Vista parziale di una delle due vasche in muratura visibili dall'alto, nell'immagine si vedono la cernia che guarda verso l'alto ed alcuni ricci comuni.La giovane cernia ci guarda

Continua nella seconda parte dell'articolo

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